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Venghino, Signori, venghino!

VENGHINO, SIGNORI, VENGHINO!

Che emozione, oggi è il giorno della prova aperta!

La sala di Ca’ Bura è allestita come un vero teatro: c’è la platea con le sedie per far accomodare il pubblico, il palcoscenico ed anche le quinte! Per l’occasione tutti abbiamo scelto degli abiti neri, in modo da far risaltare i nostri volti, i nostri movimenti e gli oggetti colorati che useremo durante i nostri “esercizi”. Già, perché faremo una “prova aperta” cioè, come dice la parola stessa, presenteremo ai genitori, fratelli e sorelle, nonni e amici, non uno spettacolo ma alcune delle “esplorazioni teatrali” fatte durante i nostri otto incontri del percorso “Teatro in natura”. Vogliamo condurli dentro la magia del teatro, mostrare loro che si fa teatro non solo con la voce e con la mimica facciale, ma anche con tutto il corpo. Per fare teatro, abbiamo imparato grazie a Sara, grandi alleate sono l’immaginazione, la capacità di “sentire” gli altri, la disponibilità al gioco e alla trasformazione.

Che la “prova aperta” abbia inizio! 

Siamo un po’ agitati, sentiamo il cuore battere e le gambe un po’ “molli”… ma appena varcato il palcoscenico ci immergiamo nelle azioni che stiamo compiendo, sentiamo la presenza dei nostri compagni e compagne e la paura si dissolve. Torniamo a giocare alla “zattera” collaborando per non farla affondare, sperimentiamo svariate andature, giochiamo a esprimere senza parlare diverse emozioni. E poi giochiamo al gioco “dell’imbuto” e a quello della “pallina preziosa”, che portiamo nello spazio in modi inediti, utilizzando diverse parti del corpo.

I genitori seguono attenti i nostri movimenti e le nostre interpretazioni, sembra che anche alcuni di loro siano sul palco assieme a noi, tanto li vediamo coinvolti!

Sara mostra al pubblico il nostro libro guida “A MEZZANOTTE” di Gideon Sterer e Mariachiara Di Giorgio, mentre noi siamo nascosti in silenzio dietro le quinte. E poi è il nostro turno: entriamo in scena interpretando gli animali selvatici che visitano di notte il luna park e si divertono sulle sue attrazioni. Siamo lupi, civette, scoiattoli, volpi, orsi che urlano scendendo le montagne russe e ridono roteando sulle tazze. Teli colorati volteggiano sulle nostre teste, sono le brillanti luci delle giostre che illuminano la notte.

Ma attenzione arriva il guardiano! Tutti immobili allora, i nostri teli colorati adesso ci proteggono, sono i nostri nascondigli.

La presenza del pubblico e la durata della nostra “prova aperta” ci fanno sperimentare la sensazione di essere in scena, proprio come in uno spettacolo. Non è facile rimanere sempre concentrati e “dentro la parte”, a volte ci scappa un sorriso o ci distraiamo per un attimo, ma non importa, quello che importa è aver fatto questa “prova da attori”!

Al termine, al momento dell’inchino finale e poi degli applausi, sorridiamo felici, che soddisfazione! La tensione iniziale si è sciolta in una sensazione di benessere e euforia. Ci guardiamo con sguardi complici, consapevoli che quello che è accaduto sul palcoscenico è merito di ognuno di noi e di noi tutti assieme!

Ringraziamo e salutiamo Sara e ce ne andiamo saltellando per i vialetti del Parco dei Giardini, sentendoci ancora dentro al luna park, con qualche pelo di lupo o piuma di civetta sulla pelle.

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