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Seminare arte e seminare natura con Egle Oddo

Seminare arte e seminare natura con Egle Oddo

Fare arte vuol dire solo dipingere quadri e realizzare sculture? È possibile creare opere d’arte anche in altri modi? Con queste domande ha preso il via il nostro terzo incontro di “Arte e Creatività”.Oggi abbiamo conosciuto un’artista contemporanea, Egle Oddo, le cui opere non sono dei dipinti, ma sono delle PERFORMANCE. L’abbiamo vista vestita con lungo abito rosso camminare nei boschi e nella neve, immergersi nelle foglie di una palma e nell’erba di un prato. Egle non dipinge ma compie delle azioni precise: proprio come in uno spettacolo di teatro, l’artista segue un copione che ha ideato e con cui vuole dare un messaggio a chi la sta guardando. Osservando le immagini delle sue performance ci siamo allora chiesti “che cosa ci vuole dire Egle?”.

Ci siamo accorti di un elemento sempre presente: la NATURA! Abbiamo notato che Egle si muove e si immerge nella vegetazione con delicatezza e gentilezza: siamo stati tutti d’accordo nell’affermare che il messaggio che ci vuole dare è che la natura va amata, rispettata e che bisogna averne cura!

Abbiamo poi scoperto che Egle è anche un’artista contadina! Non solo va e sta nella natura, ma la aiuta anche a crescere e a propagarsi! Una sua opera d’arte molto bella si chiama “Le bombe di semi fanno male solo ai giardini noiosi”. Cosa sono le bombe di semi? Esplodono? Sono pericolose? Certo che no! Sono delle sfere d’argilla ripiene di terra e semi che Egle ha inventato ispirandosi ai metodi dell’agricoltura antica. In questa sua performance Egle lancia le sue bombe di semi in prati e campi incolti, perché possano crescervi piante e alberi.

Ci siamo allora chiesti se anche noi desideriamo un mondo pieno di piante e fiori? Certo che sì! Ed allora abbiamo colto l’invito di Egle, realizzando anche noi delle bombe di semi, per contribuire anche noi alla crescita e alla salvaguardia della natura.

Per prima cosa abbiamo lavorato un pezzetto di argilla creando una piccola semisfera e l’abbiamo poi riempita con del terriccio e con alcuni semi di piante che possono essere seminate in questo ottobre (un po’ più caldo del solito): prezzemolo, basilico, viole e violette. E’ stato bello sentire la consistenza dell’argilla fra le dita, l’odore del terriccio, scoprire le diverse forme e dimensioni dei semi. Con un altro pezzetto di argilla abbiamo chiuso la sfera, ed ecco pronta la nostra bomba di semi!

Attenzione i semini devono respirare! Con degli stuzzicadenti abbiamo fatto dei piccoli fori e poi ci siamo divertiti a decorare le nostre bombe. Ci sono piaciute così tanto che qualcuno di noi avrebbe voluto portarle a casa nella propria cameretta, ma poi ci siamo ricordati di Egle: le bombe sono fatte per essere lanciate! Ed allora… tutti fuori nel Parco di Casa Gialla!

Il sole era già tramontato, è stato emozionante camminare nella penombra, calpestando i prati ricoperti di foglie. Grazie alla luce della torcia che ci guidava abbiamo intravisto la sagoma di un piccolo riccio sulla cima della collinetta, che incontro meraviglioso! Alcuni di noi non ne avevano mai visto uno, ci siamo sentiti molto fortunati. Abbiamo osservato il riccio cercando di parlare piano (per non spaventarlo) anche se eravamo molto eccitati per quell’incontro inatteso.

Salutato il riccio, abbiamo creato un grande cerchio. E dopo aver fatto qualche prova… 1, 2, 3 via! Abbiamo lanciato le nostre bombe nel centro del nostro cerchio: non vediamo l’ora che la natura faccia il suo corso, che i semi germoglino e crescano delle bellissime piante! Grazie Egle e grazie piccolo riccio!

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