Il teatro comincia… con un imbuto in testa! ;)
Il teatro comincia… con un imbuto in testa! 😉
Cosa vuol dire stare su un palco? Come ci muoviamo quando qualcuno ci guarda? Cosa dobbiamo fare – o non dobbiamo fare 😉 – quando siamo in scena? E come ci comportiamo con gli altri attori e attrici che sono sul palco con noi?
Nella prima giornata del percorso “TEATRO IN NATURA – Il futuro in scena” abbiamo iniziato a rispondere a queste domande.
Salutati i genitori siamo entrati in punta di piedi nella sede dell’associazione Ca’ Bura e ci siamo riuniti in cerchio per presentarci. L’abbiamo fatto dicendo il nostro nome a voce alta, ma non era abbastanza: il teatro non si fa solo con la voce, ma con tutto il corpo, e quindi abbiamo aggiunto un gesto. Non doveva essere chissà che gesto: anche semplice, di tutti i giorni, oppure che ci piace, o che in quel momento ci è venuto spontaneo. Tutti gli altri hanno ripetuto il nostro nome e il nostro gesto: ci siamo sentiti gridati in coro e specchiati come in tanti riflessi… è stato davvero emozionante!
Per scaldarci e prendere confidenza con lo spazio abbiamo cominciato con il gioco del “lupo equilibrista”. Come si gioca? Alcuni di noi, i lupi, devono prenderci: chi viene toccato deve fermarsi e mettersi in una posizione di equilibrio: su un piede solo, con le mani a terra e una gamba sollevata, sulle punte o appoggiandosi su una mano e su un ginocchio… E per liberarci? Solo quando un nostro compagno si mette davanti a noi e riproduce la nostra posizione possiamo ricominciare a scappare.
Abbiamo proseguito con l’esercizio teatrale chiamato “la zattera”, che ci ha aiutato a capire come muoverci e disporci nello spazio. Come mi comporto quando sono sul palcoscenico con altre attrici e attori?
Abbiamo immaginato il rettangolo nel quale potevamo muoverci come una zattera: per non farla inclinare e cadere ci siamo ben distribuiti nello spazio. Con questa attività abbiamo imparato che quando siamo in scena non dobbiamo pensare solo a noi, ma osservare anche gli altri, i loro movimenti, le loro posizioni.
Abbiamo quindi imparato due importanti aspetti della pratica teatrale: essere consapevoli del proprio equilibrio e muoversi in uno spazio condiviso con altre persone. Dopo esserci esercitati, abbiamo provato ad unire queste due abilità. Come? Con degli imbuti! 😉
Ci siamo messi tutti un imbuto sulla testa: che difficile camminare senza farlo cadere! Abbiamo cominciato a muoverci piano e poi sempre più velocemente, per metterci alla prova e vedere se siamo brave equilibriste e bravi funamboli. Ma che succedeva se a qualcuno cadeva l’imbuto a terra? Stop! Si doveva fermare e aspettare che qualcun altro venisse a raccoglierlo e rimetterglielo sulla testa… sempre facendo attenzione a non far cadere il proprio!
Con il gioco degli imbuti abbiamo imparato non solo a camminare facendo attenzione alla nostra postura ma anche ad aiutare compagne e compagni.
Per ultima cosa ci siamo presentati di nuovo, ma questa volta mettendo in pratica quello che abbiamo scoperto durante questo primo incontro. Prima da soli, poi in gruppi di due o tre, entrati in scena, abbiamo guardato i nostri compagni, che facevano il pubblico, abbiamo detto il nostro nome e poi siamo usciti di scena.
Quanti applausi! Siamo stati proprio bravi a presentarci: che emozione sentire gli sguardi di tutti, e che coraggio far sentire la nostra voce nel silenzio. Ma anche gli spettatori hanno fatto la loro parte: non è facile osservare chi si presenta, senza ridere o disturbare… e aspettare il momento giusto per applaudire!
E’ cominciato oggi il percorso “Il futuro in scena!” che ci porterà a scoprire e vivere il palcoscenico, animandolo delle nostre voci e dei nostri corpi… per ora, rimesse le scarpe e la felpa, calpestiamo l’erba del Parco dei Giardini e già raccontiamo ai nostri genitori le piccole (grandi) esperienze di questo primo incontro. Alla prossima settimana!