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Cambiamento climatico: cosa significa e cosa possiamo fare

Cambiamento climatico: cosa significa e cosa possiamo fare



“Fa sempre più caldo”, “I ghiacciai si ritirano”, “Specie a rischio di estinzione”… Ne parlano alla tv, lo scrivono i giornali, ce lo insegnano a scuola: ma conosciamo davvero il cambiamento il climatico?

Durante la prima giornata del percorso “SCIENZE E SOSTENIBILITÀ – Green generation” siamo partiti da BISOGNI ENERGETICI FONDAMENTALI, che condividiamo con ogni abitante della Terra.

1. SPOSTARSI: non solo noi stessi (per andare a scuola, in piscina, dagli amici…) ma anche oggetti e merci (spesso provenienti da tutto il mondo), attraverso l’utilizzo di automobili, bus, treni, navi, aerei. La maggior parte dei mezzi di trasporto è alimentato a benzina o diesel (derivati del petrolio) o gpl: la nostra mobilità utilizza COMBUSTIBILI FOSSILI.
2. RISCALDARSI: nelle nostre case, nelle scuole, negli uffici, nelle biblioteche, in ogni edificio troviamo il riscaldamento, che nella maggior parte dei casi è dato da una caldaia a metano, anche questo un COMBUSTIBILE FOSSILE.
3. ILLUMINARSI: l’energia elettrica che arriva nelle nostre abitazioni, che ci permette non solo di accendere ogni lampadina ma di utilizzare tv, frigorifero, caricatore dei cellulari. Questa energia è prodotta nelle centrali elettriche, spesso alimentate a carbone, un COMBUSTIBILE FOSSILE.

Quindi, nella nostra vita di tutti i giorni, per produrre energia consumiamo COMBUSTIBILI FOSSILI, ovvero… li bruciamo! Uno degli effetti è la produzione di ANIDRIDE CARBONICA, un gas che con gli “scienziati pazzi” di Leo Scienza abbiamo osservato da vicino, studiato e capito perché è una delle principali cause del riscaldamento globale!



Osservando da vicino l’ANIDRIDE CARBONICA abbiamo notato che, invece che salire verso l’alto (come l’elio dei palloncini o come il vapore acqueo dalla pentola con l’acqua che bolle), questo gas scendeva verso il basso: questo perché è un gas pesante. Non solo, la CO2 è anche un GAS SERRA: proprio come le strutture dove si coltivano fiori e ortaggi quando fuori fa freddo, l’ANIDRIDE CARBONICA fa passare i raggi del sole e non li fa uscire, tenendo caldo il nostro Pianeta.

Ma se la produzione di ANIDRIDE CARBONICA è sempre maggiore a causa del nostro consumo di COMBUSTIBILI FOSSILI, le temperature sulla Terra saranno sempre più alte…
… ed ecco che siamo arrivati al RISCALDAMENTO GLOBALE!

Con i nostri stili di vita stiamo “riempiendo” l’atmosfera di ANIDRIDE CARBONICA, che come una coperta pesante avvolge il nostro Pianeta trattenendo calore e alzando le temperature. Ma il problema non sono solo le estati sempre più calde e afose, oggi abbiamo scoperto che ci sono altre gravi conseguenze!



La prima grave conseguenza del RISCALDAMENTO GLOBALE che abbiamo osservato da vicino è stata lo SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI: attraverso un esperimento scientifico, muniti di beuta o bottiglie di vetro, acqua e di una semplice candelina, abbiamo rappresentato l’aumento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacci ai Poli (e sulle montagne). Ciò non è solo un problema per gli animali artici o del Polo Sud, ai quali vengono a mancare i loro habitat naturali, ma anche per molte città costiere: l’acqua dei ghiacci si riversa negli oceani e provoca l’INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEI MARI.

Non solo, abbiamo parlato di DESERTIFICAZIONE, un fenomeno per il quale il clima secco e arido trasforma il suolo, la flora, la fauna, causando l’aumento delle zone desertiche e costringendo popolazioni e specie animali a migrare altrove per sopravvivere.

Un’altra conseguenza dei cambiamenti climatici è la TROPICALIZZAZIONE DEL CLIMA: le temperature sempre più elevate, comportano anche in zone “non tropicali”, come l’Italia, l’aumento di precipitazioni sempre più violente e abbondanti, sotto forma di tempeste, uragani e “bombe d’acqua”.



Purtroppo le conseguenze non sono finite: l’aumento dell’ANIDRIDE CARBONICA nell’atmosfera è causa anche dell’ACIDIFICAZIONE DEI MARI e della PERDITA DI BIODIVERSITÀ, sconvolgimenti che mettono a rischio il nostro PIANETA.

Ma noi, nel nostro piccolo, cosa possiamo fare? Bastano poche accortezze e leggeri cambiamenti nei nostri stili di vita “insostenibili” per contrastare il cambiamento climatico: spostarsi più spesso a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici; spegnere le luci non necessarie, abbassare anche solo di un grado il riscaldamento in casa, staccare dalla presa di corrente i dispositivi elettrici che non utilizziamo, passare più tempo all’aria aperta alla luce del sole.

Insomma, come abitanti del nostro meraviglioso Pianeta abbiamo il dovere di prendercene cura e il piccolo contributo di ognuno di noi può fare la differenza!

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